mercoledì 30 novembre 2016

Step 6 - Il verde smeraldo nella scienza

Pensando al verde smeraldo non si può che andare con la mente alle omonime pietre preziose.

Non si sa a che periodo risalgano i primi ritrovamenti di questi cristalli ma si è scoperto che fossero noti già agli egizi nel 1500 a.C. circa e, sebbene non si sappia se usare il testo come fonte storica attendibile, anche nel Vecchio Testamento della Bibbia si nominano gli smeraldi.

Nella fisica, la loro prima apparizione non può che essere la loro nascita.
La cristallizzazione di materiale magmatico è all'origine di questi bellissimi minerali così preziosi.
A seconda delle condizioni in cui si trova il magma e di come raffredda si hanno prodotti finali completamente diversi. Gli smeraldi solidificando assumono una struttura cristallina esagonale.Ciò significa che subiscono una crescita secondo piani che descrivono forme geometriche ben precise. Provengono dal consolidamento di lava che abbia formato rocce plutoniche o metamorfiche, ovvero quel genere di rocce che subiscono notevoli trasformazioni a causa di cambiamenti di temperatura dopo il loro raffreddamento.

La composizione di queste pietre è una soluzione solida di berillio e piccole quantità di cromo o vanadio, che conferiscono il particolare colore verde.
La formula chimica che gli si attribuisce è

Al2Be3(Si6O18)

tetraedro SiO4
Non essendo un minerale composto da solo un elemento, viene classificato a secondo del gruppo che ne caratterizza proprietà fisiche e chimiche. Contendo il gruppo silicato (SiO4)4- entra di diritto a far parte dei silicati. La struttura che assume il silicato è detta tetraedro; a seconda della disposizione che prendono esiste un'ulteriore classificazione strutturale per cui lo smeraldo è detto ciclosilicato, cioè ricrea una catena chiusa di più tetraedri.


BIBLIOGRAFIA:
-I. NEVIANI, C. PIGNOCCHINO FEYLES, Pianeta tre, Torino: Società Editrice Internazionale, 2006
-Minerali e gemme da tutto il mondo, Barcellona: RBA, 2015

SITOGRAFIA:
IMMAGINI:

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